Qui si parla di tattica. Precisamente di lateralità, aspetto che come saprete è fondamentale nel mio calcio. Vi lascio questo articolo scritto da un tale Lucio Pelliccioni (classe '91, quindi un anno più piccolo di me). Vi invito a leggerlo prima di proseguire con il mio post. Per quanto faccia riflettere, io non sono troppo d'accordo. Concordo sul fatto che anche a me piacerebbe vedere di più gli esterni sul piede giusto per crossare, perché anch'io, come puro gusto personale, li preferisco così (io, chi segue le mie carriere lo sa bene, li schiero sempre così). Anch'io ricordo il Real Madrid dei primi anni 2000, che giocava col 4-2-3-1 con Figo (destro) a destra, Raúl (mancino) a sinistra, Zidane al centro e Ronaldo (il brasiliano) punta. O la Fiorentina del 2010, che raggiunse gli ottavi di Champions (scippata contro il Bayern da un gol palesemente in fuorigioco di due metri), che giocava col 4-2-3-1 con Marchionni (destro) a destra, Vargas (mancino) a sinistra, Jovetic in mezzo e Gilardino punta. Ma non concordo per niente con l'idea che vuole far passare, che in pratica quello di esterno a piede invertito è una specie di "next step" del ruolo di esterno classico, come se fosse lo stesso ruolo ma a un livello più difficile, per cui i migliori nel fare l'esterno classico possono anche avventurarsi in quest'altro ruolo (come fosse un livello superiore), mentre gli altri devono "accontentarsi" di fare gli esterni sul piede giusto, di più non possono fare. Cioè, sono semplicemente due ruoli diversi, ciascuno con vantaggi e svantaggi, e con caratteristiche differenti, c'è anche chi al contrario sa giocare bene a piede invertito e invece in modo "classico" no. Tra terzino e centromediano c'è forse un ruolo oggettivamente più difficile dell'altro, che rappresenta il next step dell'altro? Tra portiere e punta centrale c'è forse un ruolo oggettivamente più difficile dell'altro, che rappresenta il next step dell'altro? Qui non è diverso. Un conto è per i difensori centrali, dove il gioco da fare è sempre quello, quindi non c'è nessun vantaggio a giocare a piede invertito, significa solo farlo usando il piede debole, quindi possono farlo solo i migliori tra quelli che lo fanno sul piede giusto (o meglio i più ambidestri, perché è quella l'unica abilità che bisogna avere sufficientemente alta per giocare sull'altro lato). Ma nel caso dell'ala è diverso: giocare sulla fascia opposta non significa dribblare, affondare e crossare con l'altro piede, ma significa usare sempre lo stesso piede per fare altro (tagliare verso il centro, tirare a giro, mettere passaggi in avanti, servire il terzino in sovrapposizione nello spazio creatosi, ecc). È a tutti gli effetti un altro ruolo, si tratta di due ruoli diversi. Quindi la preferenza è soggettiva, come c'è chi preferisce fare il difensore centrale, chi il terzino, chi il mediano, chi la mezzala... Ci può essere chi sa giocare da entrambe le parti, certo, non è niente di strano che un giocatore sappia ricoprire più di un ruolo. Ma sono appunto due ruoli, e nessuno dei due è obiettivamente più difficile dell'altro. Come detto ci sono anche giocatori che giocano benissimo a piede invertito e che invece sul piede giusto combinerebbero ben poco. Pensiamo a Robben per esempio: l'unica cosa che sapeva fare era accentrarsi e tirare col sinistro a rientrare, per cui sulla fascia sinistra sarebbe stato utile quanto un congelatore in Alaska. O anche Insigne, El Shaarawy, David Villa, e un po' tutti gli esterni a piede invertito che nascono punte: avendo nel sangue di fare gol, ovvio che gli esterni li facciano sul lato dove possono accentrarsi e tirare, e non su quello dove dovrebbero stare larghi e mettere cross o comunque passaggi. Non concordo nemmeno con alcuni degli esempi che l'autore ha fatto. Tra l'élite di esterni che secondo lui possono permettersi il lusso di giocare a piede invertito ha nominato Di María. Che invece per me è proprio un esempio di esterno nato per giocare sul piede giusto e rovinato dal dover giocare a piede invertito. Fu Mourinho al Real a volerlo mettere a destra, perché voleva il 4-2-3-1 con gli esterni a piede invertito come nell'Inter del triplete, quindi CR7 a sinistra e l'argentino a destra. Ma lo vedeva anche un cieco che non ci sapeva giocare. E quelle rare volte che giocava a sinistra era sempre il migliore in campo. Poi ha continuato a giocare spesso a destra in carriera perché qui in Europa ormai è così, quindi un tantino ha imparato, ma la sua carriera è stata fortemente limitata da questo: giocando stabilmente a sinistra sarebbe diventato forse il migliore al mondo nel suo ruolo. Anche James Rodríguez quando è arrivato giocava preferentemente a sinistra, poi è stato dirottato a destra. In Sudamerica gli esterni si tende ancora a farli giocare sul piede giusto (ho visto anche dei filmati di Messi di quando giocava in Argentina, e giocava sulla sinistra), mentre in Europa ormai è quasi sempre il contrario (l'autore dell'articolo la definisce una moda). James forse si è adattato un po' meglio al ruolo di ala destra e anche di trequartista, ma per me era comunque un'ala sinistra. Il discorso opposto invece è per Bale, che l'autore dell'articolo ha portato come esempio di come è conveniente giocare sul lato "giusto". Io non ho mai visto questa gran differenza di rendimento tra quando gioca a destra e a sinistra, sa fare egregiamente entrambi i ruoli (sì, perché sono due diversi ruoli). Ho letto anch'io che lui preferisce giocare a sinistra, ma si tratta solo di gusto personale, come rendimento non c'è differenza (non come nel caso di Di María, che invece ce n'è eccome). Poi va bè, il gol che ha portato come esempio è ridicolo. Il link lì sull'articolo non funziona più, ma il gol è questo:
Lui vuole far passare (nella didascalia accanto al video non riproducibile) che, controllando il pallone col piede sinistro, quello più lontano dal difensore avversario, ha potuto usare la gamba destra per proteggerlo meglio dall'intervento del difensore. Cioè... Ma dove? Se addirittura la palla è passata da una parte del difensore è Bale dall'altra (finendo addirittura fuori dal campo)... Mi dite cos'ha protetto col corpo? La chiave di questo gol è stata solo ed esclusivamente la velocità di Bale, per giunta nel correre senza palla. Quindi sull'altro lato sarebbe stato identico. L'unica differenza è che avrebbe affrontato un altro difensore, magari meno lento di Bartra, ma questo è un altro discorso. Per quanto riguarda Bale e la sua lateralità, non avrebbe fatto alcuna differenza. E, già che ci siamo, parliamo anche del pallone (non) stoppato da Cerci. Cerci si trova sulla fascia destra, e la palla gli arriva dalla sua sinistra (non so se dal centro o addirittura dall'altra fascia, comunque...). Che usando il piede più lontano avrebbe avuto più tempo ok. Ma il fatto che il pallone sarebbe stato più basso è specifico di quel lancio. La palla arrivava spiovente, quindi era più alta quando era all'altezza del suo piede sinistro e poi più bassa quando era all'altezza del suo piede destro. Se invece avesse rimbalzato a terra prima di arrivare dalle sue parti, e quindi si fosse diretta verso di lui impennandosi di nuovo, sarebbe stato il contrario, sarebbe stata più bassa all'altezza del piede più vicino, ovvero il sinistro. La cosa dipende da palla a palla. Fermo restando che, su quel lancio specifico, Cerci avrebbe dovuto andarci di destro anche se è mancino (non è che a calcio si usa sempre e solo il piede forte). E che i lanci lunghi di quel genere vanno stoppati col piede opposto rispetto al lato da cui arrivano penso che lo insegnano già nei pulcini. In conclusione... Sì, questa tendenza a schierare gli esterni a piede invertito sta limitando la carriera di tutti quegli esterni che preferirebbero giocare sul piede giusto. Il risultato è che alcuni, per poter giocare sul piede giusto, decidono di diventare terzini, pensando che la fase difensiva la impareranno. Ed ecco che siamo pieni di terzini che le lacune più grosse ce le hanno in fase difensiva, e che si preoccupano più di attaccare che di difendere (penso a Florenzi, ma anche altri)... Tutti giocatori che in altri tempi avrebbero fatto l'ala sul piede giusto, ma oggi non c'è più spazio per quel ruolo, per cui o cambiano fascia (e quindi modo di giocare), oppure arretrano a fare i terzini. Ci sono stati anche giocatori che hanno vissuto il cambiamento all'apice della loro carriera o anche dopo... Tipo Antonio Valencia, Eboué, Zhirkov, ora anche Jesús Navas, giocatori che hanno fatto a lungo le ali (sul piede giusto), poi a fine carriera sono passati a fare i terzini perché appunto il calcio era cambiato in questo senso. D'altro canto, però, sicuramente anche negli anni '90 e primi anni 2000 (che cita l'autore dell'articolo) c'erano giocatori che avrebbero prediletto giocare come esterni a piede invertito (anche se forse non lo sapevano neanche loro, perché il ruolo non era ancora contemplato per cui non ci si erano mai provati), e il calcio di allora gli ha limitato la carriera esattamente come quello di oggi la limita a quelli che prediligono giocare esterni sul piede giusto. Secondo me, indipendentemente dai tempi, nel fare le formazioni bisognerebbe considerare entrambe le ipotesi, anche in funzione dei giocatori a disposizione. Ovviamente poi bisogna decidersi per una delle due, o si gioca in un modo o nell'altro. Nella mia idea di calcio la simmetria viene sopra ogni cosa, quando vedo una formazione con due ali con lo stesso piede preferito (e non in emergenza ma con le alternative che ci sarebbero) mi fa pensare a un allenatore che non sa neanche lui che gioco vuole, che mette giocatori a caso in ogni singola posizione. Due esterni con lo stesso piede preferito significa che da una parte stai dicendo "Voglio giocare con gli esterni classici" e dall'altra stai dicendo "Voglio giocare con gli esterni a piede invertito"... Deciditi. Il calcio non è il fantacalcio, che è la somma del rendimento di 11 singoli, il calcio è un gioco di squadra, e la squadra è un meccanismo che deve funzionare come un tutt'uno.
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