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Il primo giorno di lavoro, dopo essermi chiarito le idee sulla squadra, lo passo a fare il punto su possibili ingaggi sia dal mercato che a parametro zero insieme al mio vice Carlo Delfini e all'oservatore della Lodigiani Fabrizio Di Mauro: partiamo dalle posizioni che ho individuato come necessarie di rinforzi, e spulciamo le liste che abbiamo redatto nell'ultimo anno, le segnalazioni dell'osservatore, quelle delle altre societą minori e anche quelle dei contatti che abbiamo in giro nelle altre societą, oltre che, ovviamente, la lista trasferimenti nazionale.
In pratica passiamo tutta la giornata a lavorare, spuntare, escludere nomi, e finiamo per vedere insieme in sede la partita fra Juventus e Milan per la Supercoppa Italiana.
Il Milan schiera un 4-4-2 a diamante (Dida - Maldini, Kalazde, Nesta, Simic - Serginho, Ambrosini come mediano, Seedorf davanti, Cafł - Shevchenko, Kaką), la Juve un 4-4-2 speculrare a quello del Milan (Buffon - Zambrotta, Montero, Legrottaglie, Thuram - Davids, Appiah, Nedved, Camoranesi - Trezeguet, del Piero).
Il Milan va subito in vantaggio al 12' grazie a un goal di Cafł, poi amministra il vantaggio riuscendo a resistere alla pressione della Juventus che dura per tutta la partia.
Una partita molto tesa, con una Juve aggressiva anche nei falli e nei cartellini gialli ricevuti (3).
Nel secondo tempo entrano Juliano, Conte e Tacchinardi per la Juve in sostituzione di Thuram, Legrottaglie e Appiah.
Stranamente Lippi lascia in campo Del Piero nonostante una prestazione tutto sommato non soddisfacente (5).
Per il Milan entrano invece Inzaghi, Laursen e Gattuso al posto di Kaką, Shevchenko e Cafł.
Ottime le prestazioni di entrambi i portieri, uomo partita Zambrotta, ma il risultato non cambia: 1 a 0 per il Milan che si porta a casa la Supercoppa Italiana.
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