[CM 03-04] Una carriera... normale

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fla2

Posted on 14/5/2011, 17:47 by: fla2

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CM 03-04
Database: grande.
Campionati selezionati: Italia, dalla serie C2 in su.

Mi presento: non sono un ex-calciatore famoso; non sono neanche uno che ha perso tutti i soldi e tutte le speranze e viene miracolato da un messaggero celeste che gli affida qualche squadra da allenare senza neanche chiedere prima un minimo di referenze o esperienza; e non sono neanche un personaggio famoso in qualche altro campo dello scibile umano che improvvisamente batte la testa per terra e decide senza motivi logici o sensati di allenare qualche squadra; ma non sono neanche uno straniero esotico che trova un pallone per strada e decide di diventare un genio del calcio.

Sono solo un normale, regolare allenatore.
No, non un allenatore di pulcini a cui una squadra blasonata decide di affidare le proprie sorti spinta dall'imperativo assoluto kantiano di "rinnovare il calcio"...

No, sono un onesto, regolare e normalissimo allenatore, come ho già detto, che ha fatto la trafila normale per il lavoro: un passato come calciatore nelle leghe dilettantistiche (quando il "mister" ai provini per i pulcini della squadra del mio paese ci mise in fila per chiederci, uno dopo l'altro, in che ruolo volevamo giocare, visto che tutti dicevano "attaccante", "centrocampista", "campione del mondo", risposi "difensore" e finii a fare il terzino sinistro titolare fisso anche senza avere grandi capacità calcistiche, se si eccettua la caparbietà e l'impegno nei contrasti), senza mai riuscire a sfondare, ovviamente, nel calcio professionista (qualche anonima stagione come riserva in eccellenza e promozione prima della gamba rotta a 25 anni e delle scarpe appese al chiodo); poi il corso base di allenatore e vari anni nei settori giovanili di varie squadre della zona, una laurea nel frattempo, e, finalmente, dopo altri anni di attesa e un po' di fortuna nell'essere selezionato, il corso a 35 anni per l'abilitazione ad allenare fino in C1 e quest'anno l'ingaggio con una squadra di C2, ben oltre a dove avessi mai pensato di arrivare.

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La serie è la C2/C, la squadra la A.S. Lodigiani 1972, di Roma.

Finita terzultima (16a) in serie C2 nella stagione 2002-2003 precedente, con solo 8 vittorie, 11 pareggi e 15 sconfitte (e una differenza reti di -10), e salvatasi dalla retrocessione solo grazie a un ripescaggio dopo aver perso i play-out, la Lodigiani ha bisogno di un nuovo allenatore che riesca ad assicurare la salvezza e, possibilmente, un rilancio della squadra.

L'allenatore della disastrosa stagione 2002-2003 è Giancarlo Morrone (o meglio, Juan Carlos Morrone), ex-attaccante argentino di origine italiana della Fiorentina e della Lazio negli anni '60 (ma anche del Foggia e dell'Avellino negli anni '70), poi allenatore delle giovanili nella Lazio e artefice della promozione della squadra in A nelle ultime 5 giornate del campionato 1982-1983, e da allora, immeritatamente rilegato ad allenare nelle serie minori.

La Lodigiani ha deciso di non riconfermarlo per la stagione 2003-2004 e di non affidare la panchina al vice-allenatore Carlo Delfini, ritenuto troppo poco motivato (10 di motivazione), ma di puntare su un "giovane" (35 anni...) considerato più stimolato a fare bene, cioè me...
Passo quindi dal settore delle giovanili del Lodigiani alla guida della prima squadra.

Tutto bene, direte voi, no?
E invece no... perchè c'è un piccolo problemino...

Io questo lavoro lo faccio principalmente perchè ci tiro fuori da mangiare senza grande sforzo: non riuscirei a stare in un ufficio o in un negozio 8 ore al giorno, non ce la farei a fare qualcuno di quei lavori ultracompetitivi e stressanti nè tantomeno mi va di far fatica manuale...
A fare l'allenatore sto all'aria aperta, lavoro poco, mi diverto e ho tempo libero per fare i miei comodi e seguire i miei interessi.
Ma, c'è un piccolo ma.. . devo ammetterlo: di schemi e allenamenti ci capisco davvero poco...
Nè mi sono mai impegnato più di tanto per capirci qualcosa...

Che vi devo dire: sono svogliato, e anche un po' cazzone; il mio motto è "prima divertirsi, poi, se ti costringono e rimane tempo, impegnarsi"...
Finora con le giovanili mi è andata bene e, più per la qualità dei giocatori e dei preparatori che per meriti miei, me la sono barcamenata discretamente e nessuno si è accorto di niente...

Capirete quindi che allenare in C2 un po' mi spaventa.
In fondo è come se volessi farmi passare da allenatore senza esserlo.
Anzi, no, aspetta: è esattamente così...!
Il tesserino l'ho preso più che altro perchè era un'opportunità e non mi costava più di tanto, ma passare dalla teoria alla pratica è tutt'altra cosa.

Mi sono fatto due conti, però, e, tutto sommato, sono più i pro che i contro: aumento dello stipendio e anche andasse male alla fine non ho nulla da perdere, se non tornare ad allenare in qualche giovanile, dove, finora, sono stato da pascià.
E poi la voglia di vedere se riesco a farcela senza impegnarmi come ho sempre fatto nella vita mi stuzzica, devo ammetterlo

E così eccomi qua... una squadra di C2 in mano e vedremo cosa si riesce a fare: nessun proclama di vittorie fenomenali nè di conquiste della vetta del mondo (si sgomitano in troppi per arrivarci e anche per restarci: non fa per me.. quando da piccoli si giocava a "re della montagna" io facevo sempre il mio staterello neutrale e indipendente in pianura dove cazzeggiavo allegramente

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La storia della Lodigiani è un gran casino di cambi di proprietà vari. Ora mi pare che la Lodigiani sia stata comprata dalla società che possiede già la Cisco Roma, squadra di serie D.
In ogni caso pare che lo stato finanziario della società sia buono, tanto che il presidente mi comunica che il budget che ho a disposizione per il mercato trasferimenti è di ben 100 milioni!
Eh!!?
Ma chi si crede di essere questo!?
Uno sceicco arabo!? Rockfeller!?
E che ci faccio io con 100 milioni!?

In compenso il budget per gli stipendi mensili è di 37.000 euro e ne spendiamo già 43.782...
Usare un po' dei soldi per il mercato per gli ingaggi no, eh...?
Bistecche di volpe tutti i giorni sto presidente...
Vabbè.
E' ora di incominciare a rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare (non troppo però: un po'... poco... senza esagerare...)
Diamo un occhiata alla squadra...

Edited by fla2 - 16/5/2011, 17:25

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