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Qui inseriamo le news sul Milan
Edited by rossiccio90 - 20/5/2015, 11:59
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Ancelotti si gioca la carta "statistiche": "Guardate che Gila ha segnato 35 gol in due anni al Milan!"
Oramai è la notizia del giorno: Gilardino fischiato a San Siro. Ma Carlo Ancelotti non ci sta e continua a difendere in maniera decisa il suo giocatore.
"Gilardino non è assolutamente un caso - ha detto in conferenza stampa - sta molto bene e mi fido ciecamente di lui. Come tutti gli anni, molto semplicemente, Alberto ci mette un po' di tempo a trovare il ritmo giusto. Sono comunque molto soddisfatto di lui: in allenamento lo vedo motivato, lotta, battaglia, dimostra di avere grinta e ci mette l'anima su ogni pallone.
Credo sia ingiusto fischiarlo, com'è avvenuto recentemente, perché in questo momento ha bisogno di sostegno. Lui ha segnato 35 gol complessivi in due stagioni al Milan e, se confermasse questa media, ci sarebbe da fargli gli applausi. Ha qualità tecniche e morali incredibili, deve soltanto riuscire a trovare la tranquillità per le giocate più importanti. Non sono comunque preoccupato per la sua situazione".
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Diegone™ .
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Nascerà Milan Academy in Arabia
Dopo l'operazione d'immagine e di merchandising con la Warner Bros. (che ha realizzato l'attuale mascotte rossonera: il diavoletto "Milanello"), l'A.c. Milan è pronto, nuovamente, ad un'operazione di brand awareness sui mercati esteri. Entro il mese di dicembre, infatti, aprirà un "Milan Academy" in Arabia Saudita (nell'entroterra), con il duplice obiettivo di far conoscere il marchio "A.c. Milan" in Medio Oriente e di sostenere, attraverso la promozione del calcio, le giovani promesse saudite. L'operazione è stata siglata direttamente con un esponente della famiglia "reale", che ha scelto il club di via Turati per sviluppare il football all'interno del Paese.
Sempre il Milan sta lavorando a un progetto "top secret" per lanciare una carta di credito "brandizzata" per il mercato giapponese. L'iniziativa è in queste ore al vaglio della dirigenza rossonera, che vede nel Sol levante un mercato potenziale per generare nuovi ricavi.
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Diegone™ .
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Milan: Dida ed Ambrosini out
Come temuto da Ancelotti, due importanti pedine come Dida ed Ambrosini sono costrette a marcar visita per la trasferta contro il Palermo. Al loro posto Kalac ed Ambrosini.
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Diegone™ .
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Milan, Galliani: "Collina pensaci tu"
Urge un intervento immediato, parola di Galliani. L`errore commesso ieri sera dall`arbitro Farina, per uno stop di mano di Amauri che ha determinato il gol di Diana, ha fatto andare su tutte le furie l`ad del Milan. La polemica rossonera ha fatto riemergere la spinosa faccenda delle sviste dei direttori di gara. Il numero due di via Turati, stanco delle ingiustizie subite dalla sua squadra, si e`rivolto direttamente a Pierluigi Collina riportando alla memoria un`altra rete irregolare convalidata contro il Milan, quella di Maccarone a Siena, di non molto tempo fa: `Quella volta c`erano due metri di fuorigioco, stavolta il fallo di mano sembra evidente. Cosi` non va bene, questi errori si ripetono e non riesco a capire quale possa essere il motivo. Preferisco non commentare nemmeno l`incontro: Farina ha sbagliato, ora bisognerebbe capire cosa ne pensa Collina`.. -
619fran .
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Seedorf: "E' ora di fare risultati
28 settembre 2007 - Seduta pomeridiana per il Milan, preceduta da un discorso che Ancelotti ha tenuto a tutto il gruppo. Kalac e Fiori hanno lavorato a parte con il preparatore Villiam Vecchi. Assente Dida. Seedorf è tornato sulla partita di Palermo di mercoledì: "Soddisfazione per il gioco? Soddisfazione non è la parola adatta, ma abbiamo la consapevolezza di quello che abbiamo fatto. In noi c'è molta rabbia che ci servirà domenica per affrontare la partita perché è ora di cominciare a far vedere il nostro gioco portando a casa i risultati. Più che rabbia la nostra è comunque foga. Il Milan è molto elegante, è in grado di subire le proprie sconfitte e non torna mai indietro sui propri errori. Possiamo rifarci e andare avanti per fare bene. Riguardo Gilardino, lui non ha problemi, noi ci aspettiamo sempre gol da parte sua. E' comunque un giocatore completo, magari non farà 25 gol, ma quindici gol e dieci assist per i suoi compagni che sono comunque altrettanti gol in più per noi. Nel primo tempo a Palermo è stato ottimo, lui non scende in campo solo per segnare, vale esattamente quanto un qualsiasi altro giocatore che fa tanti gol e per la Nazionale Italiana è un giocatore importante. Invece di criticare le debolezze di un giocatore, bisognerebbe guardarne le qualità."
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Ancelotti ricarica Dida
Ma anche Janku va k.o.
Alla vigilia della sfida con la Lazio, il tecnico del Milan ammette tutti i problemi: "Il periodo è delicato, ma per quanto riguarda l'annata aspetterei. Dida ha sbagliato, ma è un grande professionista".
MILANO, 6 ottobre 2007 - Nuvole nere si addensano sempre di più sopra il Milan. Silvio Berlusconi ieri ha ammesso candidamente che da quando è alla presidenza del club un periodo così nero non lo aveva mai vissuto. L'ultima tegola si chiama Marek Jankulovski, non convocato per una botta al ginocchio rimediata a Glasgow. Defezione che ingigantisce i problemi in difesa che già deve fare i conti con le assenze di Maldini e Kaladze. Senza dimenticare Clarence Seedorf, chiamato sì a difendere la causa, ma in condizioni precarie.
DIDA - Proprio un momento nero. Dilatato non solo dal tonfo del Celtic Park, ma anche dal caso Dida. Carlo Ancelotti nella conferenza stampa della vigilia ha esordito parlando proprio del portiere. "Dida nel corso degli anni ha dato dimostrazione di grande sportività e correttezza, ha preso anche i petardi e si è rialzato, l'altra sera ha fatto un errore, non so perché lo ha fatto, ma credo che il discorso vada chiuso per tutte le dimostrazioni di professionalità che ha dato nel corso degli anni. Penso che abbia sbagliato e basta. Il fatto che sia uscito è stata una valutazione che ha fatto il medico che non poteva sapere l'entità del danno e ha preferito evitare eventuali rischi". Deciso il tecnico rossonero "Dida è il portiere del Milan, senza preclusioni, chiuso e finito il discorso, inutile tornarci sopra. Adesso sta bene, sta facendo lavori di prevenzione per tenere efficiente la spalla e non ha nessun tipo di problema. Dida non ha fatto parecchi errori, ha sbagliato a Siena, noi su Glasgow abbiamo fatto un'altra valutazione. Per noi non aveva visuale, perché non aveva visto partire il tiro, voi fate le vostre valutazioni e noi facciamo le nostre".
ENNESIMA OPPORTUNITA' - Chiusa la pratica Dida, Ancelotti ha analizzato la sfida con la Lazio: "Abbiamo qualche problema con Jankulovski e vedremo se riusciremo a recuperare Pirlo e Seedorf. Kakà? Sta bene. Che sia un periodo difficile sì, per quanto riguarda l'annata aspetterei. Il periodo è delicato, ma l'anno scorso dopo una partenza non buona abbiamo finito alla grande. Ci sono ancora tutte le possibilità per fare un'ottima stagione. I periodi difficili li abbiamo sempre passati e li abbiamo sempre superati. Quando si passa un momento delicato, giocare le partite è sempre una grande occasione per tornare a viaggiare nella maniera giusta. E' così anche domani. La Lazio è temibile, ma resta una grande opportunità".
LA SOSTA - Dubbi sul reparto offensivo: "Gilardino? No, non voglio dire se gioca. Lazio-Milan è difficile, ma l'occasione è stimolante per riprendere il cammino giusto". E non ansconde la sua preoccupazione: "Sono due giorni che pensiamo alla Lazio. Siamo concentrati sul fatto che vogliamo chiudere questo periodo che non è stato positivo. Lo vogliamo chiudere con una bella partita, con una vittoria, sono convinto che con la sosta le cose miglioreranno. La squadra ha fatto prestazioni altalenanti, ma fuori casa ci siamo comportati nella maniera giusta, in casa abbiamo fatto qualche errore in più". Resta poi da capire se Seedorf sarà in grado di scendere in campo all'Olimpico: "Potrebbe giocare Gourcuff ma non è detto, è una soluzione". Ronaldo? "Sta lavorando, non è disponibile per domani, sta facendo lavori fisici. Maldini e Serginho dovrebbero essere pronti alla ripresa. Maldini deve avere l'ok del professor Martens. Simic? Non avevo niente da chiarire. Non abbiamo mai trattenuto nessuno, neanche Shevchenko. Dopo Shevchenko non c'è stato nessun giocatore che ha chiesto di andare via".
ALE FANTASCIENZA - Infine una battuta sul Alessandro Del Piero: "Fantascienza al cento per cento. Era solo una battuta, non è che ci volesse Einstein per capirlo. Chi era presente ha capito che era una battuta. L'hanno voluta prendere sul serio, in ealtà era abbastanza chiara".
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Ancelotti sta con Dida e chiarisce su Del Piero: "Fantascienza, non ci voleva Einstein per capirlo..."
Dida e Del Piero, sono questi i due nomi che risuonano maggiormente nella conferenza stampa di Carlo Ancelotti alla vigilia della gara di Roma con la Lazio. Il tecnico sta dalla parte del portiere, mentre sul suo ex giocatore chiarisce: "E' fantascienza al 100% che venga al Milan. La mia era una battuta e non è che ci volesse Einstein per capirlo. Simic? Non mi risulta che boglia partire, però non abbiamo trattenuto nemmeno Sheva quando ha voluto andare, quindi..".
Il parere dell'allenatore sul brasiliano, invece? "Nelson ha sbagliato a Glasgow sul piano morale, non su quello tecnico - spiega - la nostra valutazione è che fosse coperto al momento del tiro, quindi la colpa non è sua. Per noi, tecnicamente, ha sbagliato solo a Siena quest'anno. Il gesto che ha fatto è invece deprecabile: ha sbagliato, d'accordo, ma rimane un grande professionista. Ricordiamoci che si è sempre alzato, anche dopo un petardo... rimane lui il numero uno del Milan senza dubbio e domani sarà in campo".
Sulla gara di domani, invece, Ancelotti la pensa così: "Vogliamo chiudere con una vittoria questo ciclo negativo prima della sosta per le nazionali, abbiamo dei problemi di formazione (Jankulovski rimane a casa, Pirlo e Seedorf in dubbio) ma le alternative non mancano. Pensiamo fortemente a questa gara da due giorni e siamo molto concentrati: andrei cauto a dire che la nostra annata è già da buttare, ricordiamoci cosa è successo l'anno scorso. Non ho paura di arrivare sotto al quarto posto".
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Gourcuff e Milan: Ultima chiamata
Quando è arrivato al Milan era una stella dell'Under 21 francese e sembrava pronto per arrivare presto in nazionale; adesso non lo convocano più neppure nel-l'Under 21. Un motivo in più per cercare riscatto nel Milan.
La possibilità di farlo gli viene offerta dall'assenza di Clarence Seedorf, che ha avuto un problema muscolare a Glasgow e a Roma dovrebbe rimanere in panchina. Seedorf è l'uomo che più di tutti si è impegnato a far entrare Gourcuff nel vivo del Milan. Il momento è difficile per tutti, a maggior ragione per il bretone. Altri tempi, quando impressionava San Siro in Champions: più o meno un anno fa, Yoann segnò all'Aek e incantò con le sue giocate sfrontate. Questo ragazzo ha personalità, si diceva.
Ancelotti torna al 4-4-2 per necessità più che per scelta, ma gli dà un'altra chance e Yoann sa che non deve sprecarla. Stasera Gourcuff dovrà dimostrare di meritare il contratto importante che gli è stato regalato dal Milan.
«Gourcuff pare perso, a corto di idee, di gambe e ispirazione», ha scritto l'Equipe dopo la partita dell'Under 21 contro il Galles. E danno la colpa al Milan che non lo utilizza, e si chiedono se non fosse meglio per lui tornare in Francia, magari dal padre, al Lorient. «Non rimpiango nulla», ha chiarito all'Equipe. «Non ho avuto esitazione a restare e a firmare un contratto più lungo. I dirigenti del Milan erano contenti della mia prima stagione, sono convinti che potrò giocare di più».
Eppure è arrivato Emerson. «Non importa; io sono nel gruppo, mi alleno con loro. Va bene così. Mi batterò». Roma sembra il posto adatto per scendere nell'arena.
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Stavolta a difendere Dida non ci sarà nè Nesta nè Maldini, ma Cantamessa: "Giovedì chiarirò tutto davanti all'Uefa"
Il "caso Dida" sembra ancora ben lontano dall'essere chiuso. L'Uefa non ha apprezzato il crollo del portiere brasiliano nè tanto meno la sostituzione richiesta dal portiere.
Il legale dei rossoneri, Leandro Cantamessa ha illustrato, ai microfoni di Rai Sport, la linea difensiva che sarà tenuta giovedì: "Dida non aveva intenzione di simulare, altrimenti avrebbe detto "sto male" al delegato Uefa. A chi sostiene che avrebbe potuto scrivere una lettera di scuse rispondo che non mi sento di criticare questa sua scelta: lui ha detto al medico di avere dei giramenti di testa ed il medico ha agito di conseguenza. Tutto qui".
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Ma chi l'ha detto che Gila doveva andare alla Juve? «Assolutamente no, voglio solo il Milan!»
Per fortuna che c'è Gila. Se da una parte il Milan si ritrova a dover tamponare, una settimana sì e l'altra pure, presunte dichiarazioni a cuor leggero di Ricardo Kakà, dall'altra c'è chi alla società di via Turati giura fedeltà. Gilardino, appunto, che ai microfoni di Sky è tornato su uno degli scenari estivi di mercato più interessanti.
Quest’estate si parlava di uno scambio Gilardino-Trezeguet… «No, assolutamente. Io ho un contratto che mi lega al Milan, è stata la squadra che più ho voluto da quando sono andato via dal Parma, perché effettivamente il Milan mi ha voluto con concretezza e quindi assolutamente rimango al Milan con grande felicità».
Hai sentito Alex Del Piero? Vi siete consolati a vicenda? «No Alex non l’ho visto, non l‘ho sentito, però io ho grande stima nei suoi confronti, l’ho sempre avuta. E’ un grandissimo giocatore e credo che non sia finito come dicono in tanti o che abbia questi tipi di problemi per via dell’età. Anzi, credo che possa dare ancora molto. Lui è la Juventus e anche in Nazionale credo che possa dare ancora molto».. -
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Ronaldo frena le malelingue: "Il mio recupero sta procedendo secondo i programmi"
Il rientro in campo di Ronaldo non è poi così lontano. Lo dice lo stesso "Fenomeno" che, intervistato da Sky ha voluto fare chiarezza sui tempi di recupero dal suo infortunio:
"Ultimamente ho sentito diverse notizie sbagliate sul mio conto - ha detto il brasiliano- . Ci tengo a precisare che tutto sta procedendo in maniera tranquilla e secondo i nostri programmi. Non abbiamo nessuna fretta, vogliamo agire con prudenza per poter tornare in campo senza correre rischi"
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Ronaldo è guarito. Adesso conta i giorni
Parola d'ordine: pazienza. Metodo di lavoro: prudenza. Il recupero di Ronaldo procede seguendo queste due linee-guida. Non c'è fretta, sottolineano a Milanello. E aggiungono, ripetendo quello che lunedì scorso ha detto lo stesso giocatore: sono già stati commessi errori, adesso non si possono più correre rischi.
Morale della favola? Ronaldo sarà in campo, se non vi saranno ulteriori inciampi nel cammino, il 31 ottobre nella partita infrasettimanale di campionato contro la Sampdoria. Ieri è stata effettuata una risonanza magnetica. Ottimo il risultato. La lesione muscolare è completamente guarita, come era già stato evidenziato da un altro esame la settimana scorsa. Tuttavia a Ronaldo manca il contatto con il pallone, manca il lavoro in gruppo con i compagni, manca la partita e, ovviamente, il ritmo di gioco.
Adesso bisogna valutare l'impatto con il calcio vero e proprio. L'obiettivo è quello di inserirlo nel gruppo della prima squadra all'inizio della prossima settimana. E da quel momento ci vorrà almeno una decina di giorni perché il suo motori carburi al punto giusto.
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[color=red]Ancelotti dice di pensare solo al quarto posto ma...
Finalmente un giorno sereno in casa Milan. Dopo la vittoria contro lo Shakhtar, che spezza la serie nera a San Siro e rilancia i rossoneri verso gli ottavi di Champions, anche Carlo Ancelotti può guardare con più fiducia al futuro. Al punto da non considerare utopistico un possibile aggancio allo scudetto.
"Il nostro obiettivo principale rimane raggiungere il quarto posto per poter giocare ancora la Coppa dei Campioni - spiega ai microfoni di Sky - tuttavia non è una follia pensare che il Milan possa ancora vincere lo scudetto. Certo, è difficile ma non impensabile". Specie se, domenica, si batterà la Roma in casa. Ancelotti dimostra di crederci: "Sì, possiamo replicare la gara contro gli ucraini".
La motivazione è semplice: il Milan soffre di meno contro le squadre che concedono spazi. Lo hanno fatto gli ucraini, lo farà probabilmente il gruppo di Spalletti. "Questa è effettivamente la chiave - dice il tecnico - soffriamo contro le squadre molto chiuse e su questo versante dobbiamo ancora migliorare. Ma ieri c'è stata una reazione che dimostra come il Milan non fosse in crisi. E nemmeno Gilardino: lui parte sempre a rilento, poi in autunno torna ad essere un giocatore si cui puntare".
Operato Jankulovski: e se tornasse per Tokyo?
Il Milan ha temuto di perderlo per tutta la stagione, ora forse lo ritroverà già in campo tra un mese e mezzo. Marek Jankulovski e' stato infatti sottoposto oggi a un intervento chirurgico in artroscopia al ginocchio destro, lesionato al menisco esterno.
L'intervento e' stato eseguito dal professor Mark Martens nella clinica "Citta' di Milano" e le prime ipotesi sui tempi di recupero sono di circa 40 giorni. E' stata comunque esclusa l'ipotesi di una lesione ai legamenti, quindi i rossoneri possono tirare un sospiro di sollievo.
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Ancelotti-Kakà, sono ancora scintille
Se ci fosse la certezza di non spezzare l'incantesimo, probabilmente i tifosi del Milan accetterebbero di fare una gita fuori porta ogni due settimane per vedere le gare casalinghe della propria squadra a Marassi.
Il bilancio è sontuoso: due vittorie, otto gol fatti, zero subiti. Purtroppo per loro, però, le trasferte a Genova per questa stagione sono finite e allora bisognerà cercare di riproporre a San Siro la magia di Marassi. Adriano Galliani scherza sull'argomento: «Se contiamo anche i tre gol segnati al Siviglia e la vittoria in Supercoppa a Montecarlo, che non è molto distante, ci conviene chiedere ospitalità perenne alla Liguria».
A indirizzare la partita sono stati Dida («Strepitosa la sua parata sullo 0-0» ha detto Ancelotti), Gilardino («E' in grandissime condizioni, sta facendo gol e assist e presto deciderà anche le gare casalinghe») e Kakà, con il quale Ancelotti ha discusso a causa della posizione del brasiliano: «Noi avevamo deciso di giocare con i nostri tre uomini offensivi contro i tre difensori della Samp. Ricky, però, andava in difficoltàse riceveva la palla con le spalle alla porta e così voleva partire da una posizione più arretrata. Tutto qui».
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