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.Ciao a tutti ragazzi ecco la mia prima carriera sul Forum! Ogni consiglio sarà ben accetto 
Sarà una carriera un po' particolare che non mi vedrà nei panni di allenatore, bensì di Presidente di una squadra che nel primo capitolo della storia sarà acquisita dal nostro protagonista.
Questo stemma, a molti, non avrà ricordato nulla, eppure, secondo le indicazioni del web, era il logo dell'Associazione Calcio Stelvio, una società calcistica, nata nel 1914, con sede a Milano, che disputò due campionati della massima serie nel 1920-1921 e nel 1921-1922, prima di scomparire per sempre.
Ovviamente, usando la modalità "Crea Squadra" per non smanettare troppo con i file e gli editor, saremo "costretti" a subentrare dopo una clamorosa qualificazione in Serie C che porterà non pochi problemi alla società precedente alla nostra e all'inizio del nostro romanzato racconto...
Come si strutturerà la carriera:
Assumerò la carica di Presidente, vale a dire che posso acquistare ogni elemento dello staff ma non "giocare le partite" affidate al nostro allenatore che sarà "l'allenatore in seconda" della squadra, che si sostituirà in ogni partita.
L'allenatore viene inserito tramite l'editor ma: deve essere interessato alla squadra e avere un monte stipendi minore o uguale a quello che la società darà a me (l'allenatore fittizio) nel corso dell'avventura.
Acquisti: gli agenti parlano direttamente con noi per proporre i propri assistiti, il Direttore Sportivo ha la possibilità di fare offerte e mettere mano al budget della squadra (sarà valutato in base alle sue capacità), ma noi possiamo fare determinate trattative a patto che siano calciatori scelti e selezionati direttamente dai nostri osservatori e non, dunque, ricercati da noi.
Cessioni: il D.S. si occuperà di ciò, ma noi possiamo vedere quali acquisti performano di meno e metterli in vendita essendo, la cessione, un punto importante per incrementare il budget.
Ci affideremo al 100% al nostro staff, mentre ci occuperemo delle finanze, di un progetto stadio, eventuali seconde squadre, bilanci, affiliazioni e quant'altro.
Possiamo esonerare tranquillamente il nostro allenatore, così come licenziare qualsiasi componente dello staff.
La squadra partirà da una base completamente vuota, per il resto ci affideremo al fato.
Cercherò di non essere troppo lento negli aggiornamenti, il primo capitolo dovrebbe arrivare domani, il campionato (se riusciremo a risultare idonei per la Lega 😢 andrà a cadenza di 2-3 giorni.
Perchè "To Build a Home"? Piccolo omaggio a Ted Lasso 😂
Che ne pensate?
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+1 .
Bel progetto! Vediamo come si dipanerà! Ci sono! . -
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CAPITOLO 0 - LA MALEDETTA FIGC
"Parte il tiro.... goool! La Stelvio Calcio, tornata in vita più di 100 anni dopo lo scioglimento, è ufficialmente in Serie C! Che storia per questi ragazzi"...
Sarebbe dovuta essere una di quelle belle storie che fanno bene al calcio, la Cenerentola che scala le classifiche e arriva nel calcio professionistico sperando di ritagliarsi un posto nella fitta e caotica piramide del calcio italiano, invece no.
Pochi mesi dopo quel gol, anche la Stelvio fu travolta dagli scandali e dagli elevati costi richiesti anche alle più piccole delle società italiane. Presidente e dirigenti decisero che il gioco non valeva la candela e il progetto "rinascita" della Associazione Calcio Stelvio finì ancor prima che la società potesse festeggiare il punto più alto della propria storia.
Dei calciatori? Neanche l'ombra, non conosco neppure i nomi, ma non mi interessava il destino di un club così infimo della realtà milanese. Io, che nemmeno sono di Milano, perché dovrei avere anche solo la benché minima curiosità di approcciarmi a un calcio così.
Il calcio... proprio quello sport che mi ha voltato le spalle perché non mi reputava all'altezza di guidare una squadra. "Non sei adatto per questo mondo", dicevano. E io, Emanuele Petrarca, mi sono approcciato nel mondo dell'imprenditoria dimenticando completamente ogni contatto che potessi avere con il pallone.
Eppure, non so perché, qualcosa in me fremeva. Il calcio stava voltando le spalle anche a uno dei suoi figli, delle sue creazioni. Una società del quale solo il campo e un paio di medici improvvisati a possessori di quote è rimasto.
"La Stelvio cerca te" - diceva un annuncio minuscolo su un giornale di bassa lega. Non c'erano numeri, ne recapiti... "dilettanti", pensai.
Un paio di telefonate e riuscii ad avere il recapito per parlare con la FIGC, Gravina? Vi starete chiedendo, macché, non si sporcherebbe le mani per questioni che riguardano un club morente... fatto sta che, alla richiesta di informazioni, risero.
Segreteria FIGC: "Il club è svuotato, il costo è infimo, mancano poche settimane al termine ultimo per le iscrizioni in Serie C, ti conviene aspettare la rifondazione"
EP: "Magari tra altri 100 anni, giusto?"
Segreteria FIGC: "Possono ripartire con un altro nome"
EP: "E se la comprassi con la promessa di portare una squadra, uno stadio e una solida dirigenza pronta per la Serie C?"
Segreteria FIGC: "Ti direi che sei un pazzo e che in caso di mancata riuscita saresti lo zimbello di tutto il sistema calcistico, un fantoccio alla Manenti con il Parma, in confidenza"
Ancora una volta il calcio voleva voltarmi le spalle... "Non sei in grado", proprio così suonavano quelle parole.
EP: "Non mi interessa, dimmi tutto il necessario per comprare le quote e ricorda queste parole... La Stelvio un giorno giocherà al San Siro e batterà Milan e Inter".
Segreteria FIGC: "Ti invio tutto il necessario per procedere a una regolare trattativa, avrai poco tempo, se non vi presenterete alla prima amichevole contro l'Imolese con una squadra e uno staff adeguato, sarete subito cancellati".
Riattaccai. Nel giro di qualche ora avevo già tutto il necessario. Vado a Milano con la consapevolezza di avere più di una chiamata da fare... mi serve un allenatore che abbia voglia di partire dal basso, un direttore sportivo che faccia le mie veci, degli osservatori che mi diano profili dettagliati da acquistare al più presto. Nuovi fondi, nuovi sponsor, nuovi campi.
E' una sfida difficile, ma sono pronto a farla, da oggi sarò un Presidente di calcio. Ho 20 giorni prima dell'Imolese.
Partirò dall'allenatore e dal Direttore Sportivo... qualche nome, in vero, già ce l'ho, non mi resta che contattarli.... -
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CAPITOLO 1 - I MALEDETTI 20 GIORNI PRIMA DELL'IMOLESE
"1,68 M per costruire una società partendo da zero", per tutta la serata non ho fatto che pensare a questo. Era il mio limite, il mio budget a cui affidavo il compito di una sfida quasi impossibile.
La Serie C con un milione... forse sono davvero diventato pazzo a comprare una società che a stento ha un campetto che porta il suo nome, eppure, la sfida era allettante. "Due-Tre anni e la rivendo a peso d'oro", pensai, ma prima dovevo partire con le chiamate.
EP: "Sei sicuro? Sei motivato? Capisci cosa ti sto chiedendo?".
-: "Presidente si figuri, o questo o la disoccupazione".
EP: "Con i bonus arrivi a 59mila per lo stipendio. E' il massimo, ma sappi che avrai carta bianca su tutto. 4-2-3-1 offensivo, come richiedi, mi muoverò per trovare collaboratori in linea con la tua idea di calcio".
-: "Accetto, ci vediamo alla firma".
Non nego che è non era la prima scelta, ma ho beccato un paio di "no" e 3 "ma che sei pazzo", prima di incontrarlo... un ex calciatore, esperienza sul campo, allenatore nel Pro Sesto e nel Renate, conosce le divisioni basse. Si, Francesco Parravicini è il mio uomo da mettere sulla panchina.
Ricapitoliamo la situazione e la questione maglie.
Riprenderemo i colori sociali del 1922. Verde-Rosso la prima, Bianco-Verde la seconda casacca, c'è voluto un paio di giorni per allenatore e maglie, gli abbonati sono pochi ma spero aumenteranno con qualche calciatore, ora viene la parte difficile. Trovare il MIO uomo, colui che farà le MIE veci su tutto: mercato in primis.
Evangelisti: "Non sei mai stato uno da sfide facili eh?"
EP: "No, per niente". Luca Evangelisti mi ha subito detto di si, lo conoscevo nel suo "declino" (se cosi vogliamo chiamarlo) al Castelnuovo Vomano. E' un uomo molto razionale, ama acquistare giocatori per il modulo del mister, ma spesso le sue "intuizioni" si sono rivelate meno oculate del previsto.
Io mi fido. Lui firma. Nessuna conferenza, nessuno praticamente sa della nostra esistenza.
Qualche giorno dopo
Luca sta sondando il terreno per i nuovi acquisti, Parravicini aspetta e io ho praticamente completato la parte che attualmente ci serve per affrontare i primi mesi
Osservatori: Andrea De Giglio - Interessante uomo mercato, limitato alla conoscenza dell'Italia, costa poco e il rendimento è ottimale. Lo mando subito in giro per l'Italia alla ricerca di costi zero. Vladan Dudevic - Una scommessa, un giovane serbo che, casualità del destino, conosce Bosnia, Montenegro, Slovenia e non talenti serbi. Mi aspetto di tutto.
Moretti e Marini sono state ottime chiamate, Baldrighi e Zamuner sono in linea con le idee di calcio del mister.
Fusetti e Mandelli sono irriducibili della società, quando sono venuto, loro già c'erano. Capocchiano sarà il nostro Capo Fisioterapista. Onestamente, di fisioterapia, ne so meno di zero, vado sulla fiducia.
Mi squilla il telefono
EP: "Luca sei tu?"
-: "Ho una proposta che non puoi rifiutare"
Mi spaventa un po questo inizio. EP: "Dunque, sentiamo, chi sei"
-: "Sono l'agente di grande Tomislav Mazalovic, lui in uscita da Gaj Mace"
EP: "Non ho idea di chi sia".
-: "Tuo nuovo grande giocatore, prezzo buono, 5mila e basta"
Sto comprando un giocatore o un'aspirapolvere? Pensai, ma era anche vero che servivano giocatori.
EP: "Va bene, facciamo così, quando è pronto fallo venire da noi". Riattaccai. Il primo acquisto. La prima sensazione di aver acquistato un vero e proprio brocco.
Squilla il telefono di nuovo.
Luca Evangelisti: "Hey Pres".
EP: "Dammi buone notizie".
Luca Evangelisti: "Ce l'abbiamo, l'ho preso".
EP: "Chi?"
Luca Evangelisti: "Arrivo con lui e te lo presento. Ti dico solo che sarà il nostro portiere e che ha giocato nella Juventus"
Nello stesso momento arrivarono i file dei miei osservatori, chiedendomi di acquistare alcuni dei profili selezionati. In quel momento ho creduto di farcela. L'Imolese non era lontana, ma i miei avevano lavorato bene. Attendo Luca e gli altri suoi colpi, intanto inizio a firmare dei contratti e stringere delle mani.. -
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Eccomi!!! 
Dai dai che sono curioso
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CAPITOLO 2 - LE MALEDETTE UNDER 23
Rimasi onestamente sorpreso quando, all'arrivo del mio fidato (o almeno credo) DS Luca Evangelisti, mi si parò di fronte la figura di Timothy Nocchi.
"L'abbiamo preso", mi dice Luca che mi mostra subito le carte da firmare. Stipendio basso, profilo esperto, solido quanto basta per la Serie C... firmai e scambiai due parole con lui.
"Senti Timothy, ci devi trascinare, sarai il capitano", gli dissi. Lui mi fece un cenno e sembrava abbastanza sicuro di poter essere la colonna portante del nostro spogliatoio.
Vieni, ti mostro il tuo mister e i tuoi nuovi compagni...
"Nuovi compagni?", mi disse Luca Evangelisti, un po' stupito.
EP: "Nuovi di zecca, De Giglio e Dudevic sono tornati con un bel po' di profili visionati... Ho dato un'occhiata con Parravicini e abbiamo selezionato alcuni elementi"
Si, in barba alla FIGC, in barba ai detrattori... ce l'avevamo fatta... eravamo 11, più di 11! E potevamo ancora crescere.
Tutti, maledettamente, svincolati e a poco prezzo e quasi tutti portati da De Giglio, tra l'altro... Non perderò molto tempo nelle presentazioni, fatto sta che De Giglio ha lavorato bene ma credo abbia una sorta di malessere verso le punte. Di fatto, contro l'Imolese non abbiamo una riserva.
Eppure ha preso De Sarlo che è perfetto per la divisione, lo vedo allenarsi ed è il classico cecchino pronto ad affermarsi. Mi piace. Fabio Perna ha 36 anni, come leadership non è secondo a nessuno, ma è Marco Marozzi la nostra speranza. Un buon giocatore che mai avrei pensato di visionare in vita mia, eppure, ha colpi interessanti.
E il buon Dudevic? Cosa avrà osservato? Grandi profili, ottimi aggiungerei, quasi da Serie A... nessuno svincolato, la maggior parte clamorosamente fuori budget... sarà la lingua, ma i primi dubbi verso di lui mi avvolgono. Eppure è l'unico lasciapassare per l'estero. Il Sud America, ad esempio, non sappiamo nemmeno cosa sia, siamo rimasti ai tempi prima di Cristoforo Colombo. Anche Dudevic, però, ha i suoi assi... si è innamorato di questo Luka Marjanac, 20enne, poche esperienze, per Parravicini è un possibile brocco, ma fa numero. Amoabeng è discretamente bravo, il mister lo inserisce titolare, e poi (non lo avrei mai detto) Denis Fottutissimo Boh. Una perla in mezzo al nulla. Lo coccolo in ogni modo, il mister è stupito dalle sue qualità. Forse questo Dudevic non è così male poi... forse.
Tra qualche giorno arriverà anche Mazalovic, il mio primo colpo, il mio primo errore. Non fa in tempo ad allenarsi mezza volta che vedo in questo 33enne croato tutto ciò che non avrei voluto vedere nel calcio. Mai fidarsi degli agenti.
232 abbonati, non male per degli sconosciuti. Pochi biglietti venduti, ma pronti, finalmente, per la partita contro l'Imolese. Inizia il pre-campionato, riscaldamento... si fa male Timothy Nocchi, il responso del medico? 7 settimane.
L'amarezza dell'infortunio del nostro capitano viene addolcita dal debutto. 219 persone allo stadio, giornalisti praticamente 2, un paio di segretari della FIGC che mi sorridono e che scambiano poche parole prima di andarsene con la consapevolezza che questa sfida l'avevo vinta io. La squadra può essere iscritta.
In campo vinciamo 3-1, fortunatamente arriva anche Asan Mata in tempo e il mister gli dedica qualche minuto. Boh è ovunque e fa pure gol, De Sarlo segna in tap in. Possiamo essere soddisfatti.
Il giorno dopo ci avviamo per l'allenamento odierno e vedo una marea di tifosi, un tripudio... Saranno quasi 2000. "Finalmente", dico io, ma più mi avvicino e più quel verde-rosso che rispetterebbe la tradizione delle nostre maglie, sembra un nero-azzurro.
Nel nostro campo, si allena un'altra squadra. E' l'Atalanta U23 (p.s. non ho idea di come uno stadio inventato possa essere in comproprietà, l'Atalanta U23 ha già il suo campo!... un "regalo" di FM per la narrazione? 😂 ).
EP: "Luca, mi puoi spiegare che succede?"
Evangelisti: "A quanto pare si appoggiano su questo campo quando sono in trasferta"
EP: "E chi avrebbe dato il consenso a tutto ciò? Non possono allenarsi con la squadra maggiore?"
Evangelisti: "Potremmo sfruttare l'occasione a nostro favore..."
Evangelisti, in fondo, non aveva tutti i torti. Per quanto mi faccia sorridere che le Under 23 delle squadre italiane debbano occupare posti utili per piccole realtà che vogliono sognare, faccio buon viso a cattivo gioco e sfrutto questo tripudio nero-azzurro per parlare con Percassi che, a quanto pare, stava visionando dei giovani da portare in prima squadra.
EP: "Presidente Percassi, un onore"
Percassi: "Ah lei deve essere il presidente della Stelvio, mi perdoni "l'intrusione", abbiamo alcune partite da giocare in zona".
EP: "Potete venire quando volete! Magari sarà l'inizio di una grande amicizia..."
Percassi: "Sono nel mondo del calcio da molto più tempo di lei, so cosa vuole fare, vuole propormi un'affiliazione e io le dico che va bene, ma solo alle nostre condizioni".
Alla faccia dell'amicizia, ci accordiamo per far diventare la Stelvio una società satellite della squadra maggiore dell'Atalanta e visiono un ragazzo che si stava allenando. Un profilo che sembrava interessante.
Percassi: "Lui non è dell'Under 23, è della Primavera, lo vuole? Ci farebbe piacere darvelo in prestito, a patto che paghiate lo stipendio".
Alla faccia dell'amicizia, alla faccia dell'Under 23. L'Atalanta promette un'amichevole per il prossimo anno con introiti divisi equamente e per non sembrare subito il "cattivo vicino", accetto i termini, non troppo onerosi fortunatamente, per l'arrivo del giovane Lorenzo Riccio.
Il giorno dopo l'affare si conclude, la nostra squadra è libera di allenarsi con le proprie 30-40 persone a seguito e mi squilla il telefono. E' Evangelisti.
EP: "Dammi una buona notizia"
Evangelisti: "Prima una cattiva in realtà"
EP: "Spara".
Evangelisti: "Sfideremo la Juventus NXT GEN in Coppa Italia Serie C, la loro U23"
EP: "Maledette Under 23".
Evangelisti: "La notizia buona è che l'ho comprato"
EP: "Chi?"
Evangelisti: "Non ci crederai, ha sentito del progetto, era svincolato, ho dovuto accettare le sue richieste, ma è arrivato"
EP: "Saresti così gentile da dirmi di più? Sai, la squadra è mia, così come i soldi che percepirà il ragazzo"
Evangelisti: "Terzino, francese, Napoli, Fiorentina, non parlo di giovanili, ma di cosa grossa, finiamo sui giornali, ha giocato in Serie A, le Coppe, tutto! E' nostro".
Capii cosa voleva dire, ma aspettai la solita entrata di scena per rivelare il nome. Fatto sta che non era il primo e unico acquisto di Evangelisti, i soldi scarseggiavano e la squadra era incompleta. Nelle prossime settimane chiuderemo il pre-campionato, entro dicembre dovrò regolare budget, sponsor e proiezioni. Senza contare Nocchi, infortunato prima ancora di iniziare, servirà un terzo portiere... una punta di riserva... spero che questa "sorpresa" di Evangelisti non ci affondi economicamente.
Dentro di me c'è la voglia di sbrigarmi, ma anche l'emozione di un campionato che ormai è quasi alle porte. Saremo all'altezza?. -
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Mi piace tanto come fluisce il racconto e non vedo l'ora di scoprire cosa riuscirà a darci Malcuit in stagione....è lui, vero? 
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Bellissima narrazione! Prima amichevole messa in tasca.....e ottima affiliazione con uno dei migliori vivai d'Italia! . -
+1 .Mi piace tanto come fluisce il racconto e non vedo l'ora di scoprire cosa riuscirà a darci Malcuit in stagione....è lui, vero?
Bingo! Ma purtroppo l'eccessivo entusiasmo del nostro Direttore Sportivo si rivelerà immotivato (ha cancellato la trattativa per mancanza di budget stipendi... dopo averla avviata lui stesso) 😂. -
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CAPITOLO 3 - IL MALEDETTO LUCA EVANGELISTI E LA FINE DEL PRE-CAMPIONATO
Passano i giorni, ormai vedo più i miei osservatori che la mia famiglia, ma qualcosa riusciamo a combinare. De Giglio si comporta bene, ha esperienza e vari nomi sondati sono spesso interessanti, Dudevic, invece, ha fatica a trovare profili adatti... per mancanza di budget è ovvio che lo confermerò fino a fine stagione, ma spero abbia modo di invertire il trend.
Intanto le Under 20 si rivelano meno irritanti delle fin troppo citate Under 23. L'affiliazione con l'Atalanta non mi lascia molto spazio di manovra come avrei voluto. L'Under 23 dispone di una rosa sopra ogni livello immaginabile e la Primavera, praticamente, non cede in prestito nemmeno il magazziniere (che pur servirebbe alla nostra società).
Viaggiano spedite, grazie ai consigli di De Giglio, le trattative per i prestiti di Luigi Cherubini dalla Roma U20 e Diego Sia dal Milan U20. Prestiti secchi che dovrebbero risolvere il problema dell'attaccante di riserva.
Ma la grande sorpresa sta per arrivare, Luigi Evangelisti torna in sede per discutere del mercato e faremo firmare un potenziale campione... Kevin Malcuit, svincolato dal Caen. O almeno presumo sia Kevin Malcuit...
Apro il giornale
Lo chiudo in meno di due secondi, lo stesso tempo che ci mette la mia porta ad aprirsi e mostrare la figura di Evangelisti che entra in ufficio con una faccia mista tra il preoccupato e l'affannato.
Luca Evangelisti: "Abbiamo il terzino"
Gli mostro il giornale. Non parlo.
Luca Evangelisti: "Ah, già ne parlano... l'avevo in pugno, ma guarda tu, 1,1 milioni di stipendio. Non erano questi i patti, ho dovuto fermarmi".
EP: "E quel centrocampista del Giugliano?".
Luca Evangelisti: "Sfumato anche quello, troppe commissioni".
EP: "Cazzo... allora cos'hai, a questo punto va bene tutto".
Fu mia grande sorpresa vedere iniziare ad allenarsi Vincent Laurini con la nostra banda di scappati di casa. Leggo il dossier e capisco che forse, a livello economico, la scelta non è del tutto da buttare. In fondo, la verità, è che Evangelisti seguiva due terzini francesi, ma Vincent era fermo da un anno. Economicamente è un buon colpo, anche lui ha giocato in Serie A, nella Fiorentina anche tra l'altro e leggermente aumenta l'appeal sulle vendite delle magliette che potrebbe garantirci maggiore respiro per la prossima stagione.
Il suo è l'ingaggio più alto di tutta la rosa, un anno di contratto. Operazione di marketing puro, ma sarà anche un titolarissimo esperto in rosa. Me lo faccio andare bene, valuterò i contratti a fine anno, in base alle prestazioni.
Luca Evangelisti: "Sta diventando difficile giocare con il budget, ma Vincent è un gran colpo".
EP: "Abbiamo prosciugato tutto, però. Pensiamoci dopo l'amichevole".
Nel campo Stelvio, infatti, in due settimane abbiamo tre amichevoli da affrontare, la prima con una Rappresentativa di Varese.
Laurini gioca subito e risulta il migliore in campo. De Sarlo segna, ma perdiamo un nuovo giocatore per infortunio... Pastore, un titolarissimo. E qui iniziano i problemi.
A fine partita, Parravicini mi chiede di parlare con i calciatori, entro subito nello spogliatoio per congratularmi del buon test e mi ritrovo una schiera di facce scure che mi si para davanti.
Fabio Perna, il 36enne, ormai portavoce nello spogliatoio, prende la parola: "Siamo troppo pochi! Ci alleniamo al massimo ma non ci reggiamo in piedi, abbiamo bisogno di cambi!".
La verità è che ha ragione.
EP: "Due stanno arrivando, il mercato è quasi al termine, farò il possibile per aumentare il numero di giocatori. Sapete che sfida avete accettato e non era facile. D'altronde, per molti di voi, è l'ultima passerella per rilanciare la carriera".
Fabio Perna: "Vi diamo 20 giorni, vogliamo nuovi innesti, un ricambio di Pastore subito tra l'altro, l'infortunio è brutto".
Come con Nocchi, servivano rimpiazzi.
Passano giorni, settimane, il lavoro è più difficile del previsto e delego Evangelisti all'impresa. Tolgo, per necessità, una delle amichevoli programmate per far riposare i giocatori e giochiamo le due successive con buon piglio, ma con ulteriori infortuni.
Tra l'altro subiamo davvero troppi gol, ma di questo non posso che parlarne successivamente con il mister.
Evangelisti arriva con due contratti firmati e inizialmente tiro un sospiro di sollievo.
EP: "Bravo, Luca! Sei geniale, fa vedere".
Me li mostra, rabbrividisco.
Marko Dira, croato, 24 anni, centrocampista. Ha statistiche davvero impressionanti, praticamente è un potenziale titolare, se non fosse che ha ENTRAMBI. I CROCIATI. ROTTI. Non gioca da 6 mesi e tornerà a disposizione solo tra 3. Ha firmato, d'altronde avevo detto io a Luca che aveva il totale controllo in questo difficile periodo.
EP: "Luca dimmi che sto leggendo male".
Luca Evangelisti: "E' una grande occasione di mercato, fidati, ce lo chiederanno tutti".
Mi limito a leggere il secondo, che, fortunatamente, fa felice le richieste di una riserva di Pastore dettate dai calciatori.
Chiudo il dossier con la stessa velocità con cui ho chiuso il giornale e penso: "Da Kevin Malcuit ad Abdoulaye Gning, maledetto Evangelisti".
L'ultimo giorno di mercato, per mio dichiarato ordine, lego le mani a Evangelisti. Gli ultimi colpi in entrata non saranno calciatori, bensì collaboratori.
Un Capo Osservatore serve sempre. Anche lui, purtroppo, conosce solo i campionati italiani ma fino allo scorso campionato ha lavorato nel Monza, ora in Serie A, non è uno sprovveduto. Il nome? Ne ho talmente tanti in testa che mi sono dimenticato il suo.
La Serie C è dura, i ragazzi hanno ragione sugli infortuni. Per adesso riesco a trovare i fondi per un Fisioterapista ex Spezia, Giuseppe Villani. Almeno accelera il processo di recupero di alcuni di loro.
Riccardo Carbone sarà utilissimo. Senza un Capo analista delle perfomance non avevamo accesso alle tabelle dei giocatori, di come si allenano, di come giocano. Con lui, sblocchiamo una funzione importante.
Il mercato termina così. Il budget è misero, sistemo alcune perdite e attendo gli schemi di fine anno che solo a dicembre ci diranno se il nostro lavoro darà (o meno) fondi. Abbiamo molti buchi: in campo una rosa con pochi soldi e un mister non molto conosciuto; lo staff è numericamente misero rispetto alle altre: non abbiamo la possibilità di contare su un'Under 20 e una Under 18, non riusciamo ancora a ricoprire tutti i ruoli ottimali richiesti, ma abbiamo un'arma interessante, siamo i migliori sugli schemi da palla inattiva grazie al nostro preparatore.
Il pre-campionato? E' andato bene, oggettivamente erano squadre meno forti. Adesso inizia il bello. Adesso capiremo dove possiamo davvero arrivare. La Serie C è alle porte.. -
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Certo che la situazione non è affatto semplice però se hai pochi giocatori e te ne comprano uno rotto per mesi 
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Ci sono. Che figata
Il lavoro è stato fatto, vediamo cosa salta fuori
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CAPITOLO 4 - IL MALEDETTO PARRAVICINI
Il 2 settembre diventa per me il "giorno della liberazione", in 3 mesi sono passato dallo stare sul divano a vedere scartoffie varie ad acquistare una squadra, ripartire da zero e dover affrontare una sessione di calciomercato estenuante.
"Non hai fatto niente tu", direte voi, bhe... i soldi sono i miei e gli uomini li ho presi io, è stato più stancante del previsto, ma dal 2 settembre posso dire di meritare un po' di riposo.
Giochiamo ampiamente d'anticipo, potremmo dire. Luca Evangelisti, il mio direttore sportivo, ha fatto il suo, i suoi compiti ora saranno limitati alla gestione dell'ambiente e a farmi sapere, più o meno ogni settimana, dove poter migliorare e cosa fare.
Gli osservatori, invece, sono stati mandati a fare lavoro di scouting, quindi l'ultima parte del budget va alla ricerca di nuovi calciatori e talenti da monitorare per questa stagione e per le prossime.
Nel mio progetto c'è quello di costruire una Under 20 di buon livello a gennaio, ma dipende molto dai soldi che avremo a disposizione.
Iniziamo il campionato così:
Sugli sponsor, poco da dire, per un anno questo è il massimo che possiamo ottenere.
Sulla proiezione, realisticamente, balza all'occhio un problema. Il campionato inizia con il bilancio in attivo e questo è assolutamente positivo. Le spese sono superiori degli incassi, ma non possiamo lamentarci. La proiezione non tiene conto di eventuali cessioni ma, soprattutto, in una sessione in qui abbiamo solo speso non registriamo gravi perdine.
Mi spaventa la proiezione futura. Ogni mese potremmo perdere qualcosa, sugli ingaggi potevamo risparmiare e il budget trasferimenti potrebbe fare da "tappabuchi" a quelle perdite, non rendendo competitiva la squadra però. Vedremo, tutto si giocherà tra dicembre e gennaio dove l'obiettivo sarà, garantire un futuro economicamente roseo alla società (come fare su FM? Nella sezione "domanda alla dirigenza" farò tutte le domande e vedremo il nostro Presidente quali vantaggi/svantaggi otterrà).
Ma adesso, lasciamo la parola al campo.
Vi ho mai raccontato degli allenamenti di Parravicini e di come l'ho scelto? Il fatto che fosse uno dei pochi disponibili ad accettare è parzialmente vero. Evangelisti lo stima molto e la sua tattica è affine a quella di praticamente tutti i preparatori e collaboratori.
Negli allenamenti mi ha colpito perché è estroso. Una volta andai vicino a lui e gli chiesi: "Ora che li hai visti bene, qual è il nostro obiettivo?". Mi rispose "Stupiremo", che è un po' a metà tra il grande sognatore e la supercazzola perché magari nemmeno lui ha in mente a che livello è questa rosa, ma mi mise di buon umore.
Ci sono cose oggettive, però, con la rosa corta e la presenza di Mantova e Atalanta Under 23, di certo non partiamo come favoriti, nè possiamo avvicinarci a quel livello lì.
Assisto al primo discorso del mister, la stagione è alle porte e la rosa è stata registrata.
Partiamo senza Nocchi, il nostro portiere titolare, ma pian piano è sulla via del recupero. Parravicini mi fa cenno che deve andare a parlare con la stampa, mentre io mi avvicino ai ragazzi.
EP: "Eccoci qui, finalmente, il campionato inizia oggi, quel che fatto è fatto. La nostra storia parte da qui. Ringrazio tutti per aver accettato una sfida così, la Serie C è difficile, estenuante, ma siete tutti grandi giocatori e grandissime persone, accendete la luce che c'è in voi e brillate. Insieme andremo lontano".
Non so se è per il fatto che io sia il presidente e che possa potenzialmente licenziarli o per genuina felicità, ma sembravano abbastanza sereni.
Parravicini parla in maniera gradevole, è convinto di quel che fa... forse troppo.
Io ed Evangelisti seguiamo la squadra in casa e in trasferta e nel primo match contro la Pergolettese non ci par vero: 30 minuti di calcio spettacolo in uno stadio con 700 persone (ci sarà da lavorare anche su questo). Parravicini mi sembra la copia di Guardiola con i capelli lunghi, Perna ha 36 anni e ne dimostra 20, Denis Boh, sarà per il caldo o per la bravura, per un attimo mi sembra N'golo Kantè che sorride. Tutto stupendo, anche il primo gol ufficiale di Marco Marozzi dopo un'azione corale che par di star giocando a Football Manager. Eppure noto subito una cosa, i nostri, come talento, non credo siano al livello di Manchester City e le tattiche illuminanti di Parravicini non vanno tutte a buon fine. Gli avversari vanno in contropiede ED E' SEMPRE GOL.
Manca la maglia Viola e potremmo essere la Fiorentina di Vincenzo Italiano, dico scherzando ad Evangelisti ma questa è la verità.
Contro la Pergolettese finisce in pareggio, ok buon punto.
Con il Padova? Pareggio, ok eravamo in trasferta.
Contro l'Arzignano? Solo Dio sa come è riuscito a muovere i fili per farci rimontare lo svantaggio di 1-4. Risultato? Pareggio.
Lungi da me lamentarmi. Siamo quel che siamo e per ora pareggiamo ovunque andiamo. Forse Parravicini non è questo grande tattico come pensavo? Pazienza...
Chi pareva un po' dormiente era il nostro attaccante Pasquale De Sarlo che dopo una piccola botta subita contro l'Arzignano automaticamente si aggiusta i piedi. Non seguo Pro Sesto-Stelvio a causa di impegni, mi chiama Evangelisti.
EP: "Luca, dimmi, è finita la partita?".
Evangelisti: "Si, ha segnato De Sarlo una doppietta! Pazzesca partita".
EP: "Pareggio?"
Evangelisti: "Abbiamo vinto!"
Poso il telefono. Non mi par vero, i primi 3 punti in Serie C. Con la Triestina, in casa, ci sono e l'avversario è onestamente messo male in questo inizio di stagione. Vinciamo anche quella.
Nell'euforia del momento mi accorgo che la classifica sorride e che la prossima è contro il Novara, che milita nelle zone alte delle classifica. Chiamo subito Parravicini, mi complimento per l'inizio ma gli chiedo un piccolo dettaglio: "Possiamo non subire gol almeno per un match?".
Mi prende alla lettera. Pareggiamo di nuovo, stavolta per 0-0. Non facciamo nemmeno un tiro in porta, ci chiudiamo a riccio e il Novara anche non tira. "Maledetto Parravicini che prende tutto alla lettera". Ma la classifica ci sorride e non posso fare a meno che credere che, in fondo, questa follia non è stata tanto esagerata. Ora ci credo anche io, ma è solo il primo mese.
"Benvenuti al commento del campionato di Serie C Now Girone A! Il Mantova comanda la classifica con grande autorità ma subito dietro c'è l'Atalanta U23. Sorprendono Stelvio, Fiorenzuola e Virtus Verona, in zona playoff. Incredibile è l'inizio di stagione di Cissè dell'Atalanta Under 23. Un vero bomber, mentre il Lumezzane è trascinato dal suo portiere Matteo Rizzo".. -
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Il sogno di riuscirci si è avverato e ora stiamo giocando il campionato di C e senza timori
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Affrontiamo il campionato senza timore alcuno e la squadra mette in fila una serie di risultati sorprendenti 
Parravicini ha iniziato bene, buona presidente
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